A circa 25 chilometri a nord di Stone Town si trova il villaggio di Mangapwani, con una bella spiaggia pulita e diverse grotte. Il nome del villaggio significa "Costa araba" e probabilmente si riferisce a una delle grotte, che in realtà è una caverna artificiale utilizzata per nascondere gli schiavi dopo che il commercio con l'Oman fu bandito nel 1845.

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La grotta è stata utilizzata ancora più intensamente dopo il 1873, quando il commercio degli schiavi è stato abolito del tutto e il mercato nero era in pieno svolgimento.

La vista sulla grotta, minuscola e umida, è una delle più impressionanti di Zanzibar e, come le celle sotterranee di Stone Town, trasmette tutto l'orrore e la sofferenza della tratta degli schiavi.

La spiaggia e la grotta sono piuttosto difficili da raggiungere. La svolta dalla strada principale nel villaggio di Mangapwani non è segnalata, ma una strada asfaltata conduce quasi alla costa.

Dalla spiaggia alla grotta ci vogliono circa 10 minuti a piedi.

Molti tassisti non conoscono affatto questa grotta, quindi bisogna orientarsi da soli utilizzando la mappa.